Il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani ha ricevuto a Sofia un riconoscimento per l’impegno nella campagna europea contro la contraffazione e le strategie per comunicare sull’Ue ed è diventato socio onorario del Club dei giornalisti bulgari contro la corruzione.
«Quando mi sono imbattuto la prima volta nel problema della contraffazione, insieme al collega al mercato interno Michel Barnier, sono rimasto scioccato dalla portata delle attività e l’entità del danno che provoca a individui e alla società – ha affermato Tajani, ricordando che – la lotta alla corruzione e alla contraffazione sono due aspetti della lotta per una società decente, morale e giusta. Attraverso la campagna Ue contro la contraffazione, ci proponiamo di cambiare gli atteggiamenti, per dare una svolta a quest’ondata globale di criminalità, proteggendo la nostra salute e le nostre economie».
La campagna “No alla contraffazione” si propone di promuovere una più stretta cooperazione tra Bruxelles, le autorità nazionali e le associazioni di categoria per fermare la produzione e la circolazione di merci false. In particolare, questa mira ad aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli effetti negativi delle merci contraffatte e ricordare loro che hanno il potere di combatterla attraverso le proprie scelte.