Il Vicepresidente della Commissione Europea, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani, ha incontrato a Roma il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, per ringraziarlo dell’impegno e dei risultati operativi delle Fiamme Gialle nella lotta alla contraffazione e per il supporto fornito alla campagna europea contro i prodotti contraffatti lanciata dalla Commissione Europea.
A livello mondiale il mercato della contraffazione vale 450 miliardi di euro e si stima che esso raddoppierà entro il 2015. La campagna europea vuole aumentare la consapevolezza dei consumatori riguardo ai rischi dei prodotti contraffatti e rafforzare la collaborazione tra Commissione Europea, autorità nazionali e associazioni di settore per fermare la produzione e circolazione di merce contraffatta. «Nel 2011 la Guardia di Finanza, assieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha sequestrato il 90% dei prodotti contraffatti ritirati nella UE. Non posso che complimentarmi con le Fiamme Gialle – ha dichiarato il Vicepresidente Tajani – e ho pregato il Generale Capolupo di condividere il know-how operativo e organizzativo del Corpo con i propri partner negli altri Stati Membri dell’UE».

Contraffazione: presto uno strumento legislativo unico per la UE
Nel corso dell’incontro con il vertice della Guardia di Finanza, il Commissario Europeo Antonio Tajani ha assicurato che la Commissione Europea continuerà a offrire ogni possibile sostegno alla Guardia di Finanza nella sua attività a tutela degli interessi economici dell’Unione Europea. «La contraffazione costa posti di lavoro e comporta rischi per la salute e la sicurezza – ha ricordato il Vicepresidente Tajani – Molti si lasciano tentare da ciò che può sembrare un buon affare, ma la merce contraffatta può diventare non solo velocemente inutilizzabile e inefficace, ma anche pericolosa perché generalmente prodotta senza rispettare norme e standard europee per salute e sicurezza».
Le aziende che creano i prodotti originali e investono in ricerca e innovazione subiscono perdite nelle vendite e nei profitti, che si traducono alla fine in perdite di posti di lavoro. Danni ingenti subiscono anche le finanze pubbliche, in quanto i contraffattori non pagano tasse o dazi. Comprare prodotti contraffatti significa inoltre sostenere, indirettamente, il crimine organizzato. Il 13 febbraio la Commissione presenterà un unico strumento legislativo che rafforzerà i controlli sui prodotti nel mercato interno, consentendo alle autorità di ritirare immediatamente dal commercio i prodotti non conformi alla legge e pericolosi. Tale regolamento sarà direttamente applicabile in tutti gli Stati membri.

Contraffazione: i dati della lotta al fenomeno
Stando ai dati forniti dalle dogane europee, nel 2011 i casi di contraffazione rilevati sono aumentati del 15%, le confische di articoli contraffatti dell’11% e il loro valore, alla vendita al dettaglio, del 14%. In Italia il mercato della contraffazione vale circa 7 miliardi di euro che si traducono in minori entrate fiscali per 1,7 miliardi e una perdita di 110 mila posti di lavoro. I più colpiti sono i settori dell’abbigliamento e dell’accessorio (2,5 miliardi di euro), dei cd, dvd e del software (1,8 miliardi) e l’agroalimentare (1,1 miliardi). Il 73% dei beni sequestrati è di provenienza cinese.
Il Governo italiano ha dato impulso al contrasto alla contraffazione con l’approvazione della legge n. 99 del 2009. n tale contesto furono previste misure relative alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale e dei prodotti made in Italy. Con la stessa legge è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il Consiglio nazionale anticontraffazione con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento di tutte le amministrazioni centrali e locali che si occupano di lotta alla contraffazione.