Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato un milione di euro per finanziare progetti di comunicazione da parte di gruppi di associazioni nazionali di consumatori per contrastare in maniera più efficace la contraffazione e tutelare la proprietà industriale. L’intento del bando è quello, attraverso una serie di progetti, di diffondere la cultura della proprietà industriale e di rendere i consumatori più consapevoli dei rischi della contraffazione.
I progetti dovranno articolarsi in tre distinte linee d’azione: ideare e realizzare vademecum per informare e sensibilizzare i consumatori su varie categorie merceologiche, oltre a realizzare due indagini demoscopiche per quantificare l’evoluzione del fenomeno contraffattivo; definire le linee di un piano per la creazione di 5 sportelli informativi circa i danni alla sicurezza ed alla salute derivanti dalla contraffazione e prevedere l’organizzazione di 20 eventi pubblici nonché la realizzazione di una newsletter dedicata alle attività in calendario avente come oggetto la proprietà industriale e la lotta alla contraffazione; elaborare e sviluppare iniziative in ambito digitale e di marketing non convenzionale.

Comunicazione contro i falsi: in primo piano la salute dei consumatori
Il Ministero mette a disposizione un milione di euro, ma l’importo massimo per ciascun progetto finanziato non potrà essere superiore ai 450mila euro. Qualora la somma di questi fosse superiore allo stanziamento ministeriale, si applicherà una riduzione percentuale in misura proporzionale su ciascun progetto ammesso. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro e non oltre il 15 novembre 2013. «Si tratta – commenta il Sottosegretario al Mise Simona Vicari – di un’iniziativa molto importante che dimostra la grande attenzione che il Ministero e il governo ripongono verso la tutela e difesa non solo delle aziende e delle loro produzioni, ma in particolare degli stessi consumatori. Quello che deve essere chiaro è che un prodotto contraffatto non è soltanto un danno economico ad un’azienda, ma rappresenta anche un potenziale pericolo per la salute di chi lo acquista. Perciò è’ necessario prestare grandissima attenzione quando si acquista un prodotto, accertandosi della provenienza e della regolarità di fabbricazione. E per fare questo c’è bisogno di un’adeguata ed attenta politica di informazione e comunicazione».