Il “Comité Colbert” riunisce 75 griffe del lusso francese e protegge l’immagine del “Made in France” dalla diffusione sempre maggiore di prodotti falsi. Nel Paese é particolarmente attiva l’azione di sequestro della merce che é passata dai 200.000 articoli requisiti nel 1994 ai quasi 9 milioni del 2011. La contraffazione costa, in termini di perdite per l’economia francese, 6 miliardi di euro all’anno e tra i 30 e i 40 mila posti di lavoro diretti.
I prodotti di lusso contraffatti rappresentano il 50% del valore totale dei sequestri effettuati dalle dogane. In Francia poi è particolarmente sensibile la contraffazione via web: il 16% dei sequestri é rappresentato da intercettazioni fatte dai servizi postali a seguito di ordinativi tramite internet.
A livello europeo i sequestri di prodotti contraffatti raggiungono l’impressionante valore di un miliardo e cento milioni di euro e il 90% dei prodotti sequestrati provengono dall’Asia. Nel gruppo dei G20, il pirataggio e la contraffazione sono responsabili di perdite per 60 miliardi di euro in termini di mancato pagamento fiscale. La Francia dispone di una legge anticontraffazione tra le più repressive al mondo e considera reato il semplice possesso di prodotti falsi. Le dogane francesi, a seguito di questa campagna, riceveranno – tra l’altro – dépliant illustrativi da distribuire ai passeggeri di porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, che illustrano le sanzioni penali a cui vanno incontro i potenziali acquirenti.