Il tradizionale “leone alato”, da sempre simbolo dell’ateneo veneziano, non poteva sfuggire alla tentazione dei contraffattori: così nei negozi lagunari sono comparsi prodotti non autorizzati, mentre il marchio “Ca’ Foscari” è regolarmente registrato e quindi può essere utilizzato solo su autorizzazione esplicita dell’ateneo. Invece sono stati oltre 1.300 capi d’abbigliamento recanti il logo contraffatto dell’Università Ca’ Foscari che sono stati sequestrati dagli uomini della Guardia di Finanza di Venezia. Felpe, polo, t-shirt: il tutto contraffatto e assolutamente non corrispondente alla qualità dei capi originali.
«Ringraziamo in primis – ha affermato il Rettore cafoscarino, Carlo Carraro – il generale Marcello Ravaioli, comandante provinciale, il colonnello Andrea Tesi e il tenente Alessandro Bongiorno e tutti gli uomini del I Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia per il loro tempestivo ed efficace intervento che ha consentito di smascherare e mettere al bando i prodotti contraffatti, commercializzati senza alcuna nostra autorizzazione, che hanno purtroppo danneggiato il marchio originale dei nostri articoli di qualità. Con l’occasione voglio ringraziare anche Audes Group, l’azienda che produce la linea dedicata caratterizzata dal logo del nostro ateneo, per aver accompagnato in sopralluogo gli uomini della Guardia di Finanza collaborando per verificare l’originalità dei prodotti sospetti in vendita in numerosi esercizi della città».