La Regione del Veneto ha deciso di garantire la vaccinazione gratuita anche per i bovini “nelle aree di restrizione” per debellare definitivamente l’epidemia di ‘blue tongue’, la febbre catarrale maligna che sta colpendo greggi e armenti negli alpeggi del Bellunese, del Trevigiano e del Vicentino. Come infatti è noto, i bovini sono “portatori sani” del virus che invece uccide pecore e capre. Inoltre, in previsione dell’abbandono degli alpeggi montani e della discesa a valle delle greggi, la Regione ha stabilito che i servizi veterinari delle Ulss per il controllo dei capi sarà a carico della Regione stessa.
Gli assessori all’agricoltura, Giuseppe Pan, e alla sanità, Luca Coletto, che lavorano in tandem per la gestione dell’emergenza, hanno annunciato che saranno fornite alle Ulss, dosi gratuite di vaccino per i bovini delle zone soggette ‘a restrizione’ e renderà gratuito il rilascio da parte dei servizi veterinari del certificato obbligatorio per la movimentazione degli animali. «Di norma, tale certificazione è a carico degli allevatori, in quanto funzionale agli interessi delle aziende – spiega Pan – Ma in questo caso, poiché la prevenzione del contagio del virus della ‘lingua blu’ è questione di interesse pubblico, sarà la Regione a farsene carico. Di concerto con l’assessore alla sanità predisporrò un provvedimento, da sottoporre alla Giunta, che renda gratuito il costo delle attestazioni veterinarie per la movimentazioni dei bovini, attualmente pari a 32,5 euro». È bene ricordare che la ‘Blue tongue’ non è una malattia trasmissibile all’uomo.