L’Unesco ha ufficialmente proclamato Parma “Città creativa per la gastronomia”: è la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene assegnato ad una città italiana ed è la ‘certificazione’ ottenuta da un ente internazionale importante quale l’Unesco delle doti della città nella creatività agroalimentare.

«Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato – ha dichiarato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina – La visibilità dell’Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma ma tutto l’agroalimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo. L’Unesco oggi ha riconosciuto che il cibo non è solo un prodotto commerciale ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo”. Di recente è stato ricordato il primo anniversario dell’iscrizione della pratica agricola della vite al alberello di Pantelleria nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco, la prima pratica agricola al mondo ad ottenere questo risultato. E lo scorso anno è stata ottenuta l’iscrizione nella Lista dei patrimoni culturali materiali dell’Unesco del primo paesaggio vitivinicolo, quello delle Langhe-Roero e Monferrato.