«I dati forniti dall’Istat per il primo trimestre dell’anno – ha affermato in una nota il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – ci dicono che l’agroalimentare italiano continua a conquistare il mondo. Da gennaio a marzo abbiamo esportato agroalimentare per più di 8,7 miliardi di euro, con un trend sostanzialmente in linea con l’obiettivo di 36 miliardi di euro che ci siamo dati per il 2015».
«Expo – ha proseguito il ministro – può essere un ulteriore volano per il Made in Italy, un’occasione che non vogliamo perdere, e per questo il Governo è in campo con un Piano straordinario per l’internazionalizzazione che aiuti le aziende a crescere ancora all’estero. Il 27 maggio a Milano presenteremo il segno unico distintivo per l’agroalimentare italiano, uno strumento che ci aiuterà a fare sistema e comunicare al meglio il Made in Italy fuori dai nostri confini».
Come sarà questo segno unico distintivo individuato per rappresentare il Made in Italy agroalimentare sugli scaffali esteri lo ha già anticipato il Presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani: una bandiera italiana verde, rossa e bianca, ‘metaforicamente’ smozzicata in un suo lato. «Non si tratta – ha specificato Sani – di un marchio di prodotto, bensì di un segno che qualifica l’identità italiana, all’interno della strategia che il governo ha messo in campo per sostenere il nostro agroalimentare nel mondo».

«I dati forniti dall’Istat per il primo trimestre dell’anno – ha affermato in una nota il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – ci dicono che l’agroalimentare italiano continua a conquistare il mondo. Da gennaio a marzo abbiamo esportato agroalimentare per più di 8,7 miliardi di euro, con un trend sostanzialmente in linea con l’obiettivo di 36 miliardi di euro che ci siamo dati per il 2015».«Expo – ha proseguito il ministro – può essere un ulteriore volano per il Made in Italy, un’occasione che non vogliamo perdere, e per questo il Governo è in campo con un Piano straordinario per l’internazionalizzazione che aiuti le aziende a crescere ancora all’estero. Il 27 maggio a Milano presenteremo il segno unico distintivo per l’agroalimentare italiano, uno strumento che ci aiuterà a fare sistema e comunicare al meglio il Made in Italy fuori dai nostri confini».Come sarà questo segno unico distintivo individuato per rappresentare il Made in Italy agroalimentare sugli scaffali esteri lo ha già anticipato il Presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani: una bandiera italiana verde, rossa e bianca, ‘metaforicamente’ smozzicata in un suo lato. «Non si tratta – ha specificato Sani – di un marchio di prodotto, bensì di un segno che qualifica l’identità italiana, all’interno della strategia che il governo ha messo in campo per sostenere il nostro agroalimentare nel mondo».