Grazie ai giovani, si diffondono in Veneto i birrifici che puntano su un prodotto che sia locale

L’università di Padova, con il Dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente (Dafne), collaborerà con la Direzione agroalimentare della Regione Veneto per promuovere e sperimentare nuove coltivazioni e nuove varietà di luppolo, ingrediente base della filiera della birra.
La Giunta del Veneto ha dato il via libera all’accordo di collaborazione che vede la Regione impegnare 30 mila euro e l’Università di Padova altri 20 mila euro al fine di approfondire la possibilità di produrre varietà autoctone del luppolo, pianta che conferisce l’inconfondibile aroma alla birra. L’accordo Regione-Università consentirà di attrezzare una struttura per la conservazione del materiale genetico prevenendo eventuali virus, e di analizzare campioni di germogli di luppolo per valutarne le componenti aromatiche individuando in anticipo le qualità organolettiche, al fine di poter selezionare le miglior varietà da mettere in produzione per ottenere ottime birre Made in Veneto.
Il Veneto è la terza regione in Italia per numero di birrifici artigianali: se ne contano almeno 74 degli 850 censiti nella penisola da Assobirra. Si tratta di un settore in grande espansione, sia produttiva sia commerciale, che vede la presenza determinante di giovani imprenditori.

Giuseppe Pan
Assessore all’agricoltura
Regione Veneto

A tutt’oggi nel territorio nazionale non risulta iscritta nel registro delle varietà alcun tipo di luppolo. La produzione nazionale è limitata a poche centinaia di ettari, ma il consumo di luppolo da parte dei birrifici artigianali è crescente. Sinora i birrifici hanno utilizzato perlopiù luppolo europeo, prodotto in Germania, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia e Regno Unito. La Regione ha inteso sostenere la produzione locale varando lo scorso anno una apposita legge “Promozione e valorizzazione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”. La scelta di materie prime di qualità è il primo passo per garantire la produzione locale di birre artigianali di successo, originali e che possa essere apprezzate dagli estimatori.