I dati dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio sulla Cooperazione agricola relativi al 2011, istituito dal ministero delle Politiche agricole e composto dalle organizzazioni nazionali di rappresentanza del settore Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Unci e Unicoop dicono che il sistema produttivo cooperativo dell’agroalimentare vale 35 miliardi di euro ed è aumentato del 2% in 3 anni. Nel suo complesso la cooperazione nell’agroalimentare vale 5.900 imprese e consorzi con 993mila soci, che gestiscono tutta la filiera dal campo al mercato.
Rispetto all’ultima rilevazione del 2008, oltre al fatturato, cresce anche il numero di cooperative (+1,1%) e tiene l’occupazione con 94mila addetti (+0,5%) in controtendenza rispetto all’andamento del settore (-1,7%). Quanto al fatturato è sempre il Nord a farla da padrona con l’81% del totale (il 19% al Centro-Sud), mentre sono in aumento le adesioni multiple alle organizzazioni cooperative di rappresentanza pari all’11% del valore.
La mutualità prevalente, ovvero la percentuale di prodotto conferito dai soci è dell’82%, con punte dell’88% nell’ortofrutta e nel vitivinicolo, mentre come peso economico tra i diversi settori svettano zootecnia e ortoflorofrutticolo. I numeri più importanti vengono realizzati per l’80% da aziende di dimensioni medio-grandi, mentre il 67% delle più piccole realizzano solo il 6% del fatturato.