In Friuli Venezia Giulia si intravedono i primi segnali di una timida ripresa del mercato nel settore agroalimentare. Lo afferma Confcooperative: in base alla periodica analisi congiunturale, il 19,6% dei cooperatori ha segnalato un aumento della domanda nel secondo quadrimestre, a fronte del 15,7% di cooperatori che ha segnalato una diminuzione della domanda. Nel primo quadrimestre, a segnalare un aumento della domanda era meno del 10% dei cooperatori. A gravare sui produttori è tuttavia anche una dinamica dei prezzi non sempre positiva, pur con significative differenze da settore a settore.
L’indagine congiunturale segnala un andamento stazionario dei prezzi di vendita praticati dalle cooperative agroalimentari, a fronte di un aumento dei prezzi di produzione, segnalato nel 22 per cento dei casi. L’andamento del fatturato nel secondo quadrimestre 2013 rimane tuttavia non positivo: nel 36% per cento dei casi il fatturato è infatti calato. «Stanno meglio le cooperative che, grazie a maggiori dimensioni e una strutturazione manageriale, sono state in grado di aggredire il mercato export – spiega il segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà – ecco perché come organizzazione siamo fortemente impegnati a supportare progetti fondati sulla collaborazione e sinergia tra le nostre associate. In un momento come quello attuale, unire le forze fa la differenza».
Non a caso – lo rivela la stessa analisi congiunturale – il 19,6% delle cooperative agroalimentari intervistate vede delle alleanze con altri attori come prospettiva per il proprio futuro aziendale.