Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato un disegno di legge che introduce nuove norme in materia di reati agroalimentari. È purtroppo evidente che, visto l’ormai avanzata campagna elettorale e la possibilità che le Camere siano sciolte già a gennaio, il Parlamento potrebbe non avere i tempi tecnici per convertire in legge le norme proposte.
Il disegno di legge interviene principalmente su due fronti:

  • la tutela della salute pubblica, attraverso una chiara delimitazione della categoria dei reati di pericolo contro la salute;
  • il contrasto delle frodi in commercio di prodotti alimentari, sia sotto il profilo sanzionatorio, sia sotto il profilo dell’estensione della sfera repressiva.

Il testo mira a incidere, in particolare, nell’ambito alimentare, colmando le attuali lacune della legislazione penale e sanzionando in modo specifico le vere e proprie frodi nei confronti del consumatore finale, tenendo conto del valore prioritario assunto dalla “identità” del cibo quale parte irrinunciabile della cultura di territori, delle comunità locali e dei piccoli produttori locali, che definiscono, in sostanza, il “patrimonio alimentare”.

Alla base della proposta Orlando, l’esito della Commissione Caselli contro la contraffazione

La proposta Orlando introdurrebbe nell’ordinamento penale il nuovo reato di “disastro sanitario“, quello di “omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose“, quello di “agropirateria“, che punisce la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi di qualità (Dop e Ogp) contraffatti. Per la prima volta verrebbero introdotte sanzioni mirate nei confronti della produzione e commercializzazione di alimenti che sono capaci di produrre un pericolo nel medio e lungo periodo e in via del tutto eventuale.
Il provvedimento, che ha raccolto il plauso anche del Ministro dell’agricoltura, Maurizio Martina, raccoglie l’esito del lavoro della Commissione guidata dal Presidente Giancarlo Caselli.