Con la fine di agosto, ha preso il via il piano di campionamento della produzione 2012 di mais, previsto nell’ambito del progetto di ampliamento della Rete Nazionale di Qualità Cerealicola. Il progetto è promosso dal Coordinamento Cereali (costituito da Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Copagri, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital) e da Compag, in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità e con il dipartimento TeSAF dell’università di Padova.
L’obiettivo è quello di analizzare le caratteristiche qualitative e sanitarie della granella di mais ed elaborare conseguenti linee guida per migliorare l’efficacia del sistema di autocontrollo delle aziende e rendere più trasparenti le relazioni contrattuali con i maiscoltori. Il campionamento viene realizzato dall’Associazione Temporanea di Scopo AgriRete Service con il contributo del Piano Cerealicolo Nazionale. La domanda alla quale si intende dare risposta è se esiste direttamente una relazione tra le caratteristiche visive della granella di mais e le sue condizioni igienico-sanitarie. L’attività di ricerca prevede complessivamente l’analisi su 500 campioni provenienti da 5 regioni e da oltre 30 centri di stoccaggio-essiccazione.
L’iniziativa assume, per la filiera del mais da granella, un peso rilevante alla luce di una campagna molto “difficile” come quella corrente, caratterizzata da un risultato quantitativo e qualitativo fortemente compromesso dalla siccità e dal calore estremo che hanno colpito, insieme alle maggiori aree maidicole del pianeta, le regioni del Veneto e dall’Emilia che rappresentano il 50% della maiscoltura italiana.