Si susseguono le prese di posizione dei produttori italiani contro il voto favorevole da parte del Parlamento Europeo sull’ipotesi di accordo con il Marocco che mette il Paese nordafricano in un posizione di diretta concorrenza con i prodotti della nostra penisola. Il Consiglio direttivo della Confagricoltura siciliana parla di «opinione scellerata specie nell’attuale scenario economico» e riferisce che il “piano verde” del Marocco mira a «favorire lo sviluppo di un’agricoltura di esportazione attirando gli investitori stranieri e mettendo a loro disposizione le migliori terre irrigue. È già partito un progetto che in prossimità della città di Guelmin, nel sud del Marocco, destinerà 700.000 ettari per impianti agrumicoli, olivicoli ed orticoli. Lo sviluppo di un progetto di questo tipo dimostra che la prospettiva di un accordo di libero scambio interessa grossi gruppi finanziari pronti a giocare d’anticipo e ad appostarsi alle porte dell’Unione».

Analogamente la Confederazione Produttori Agricoli COPAGRI sostiene che «sarà difficile arginare l’invasione di prodotto marocchino, tanto più se gli oneri delle nostre aziende continueranno ad essere nettamente superiori a quelli vigenti in molti altri Paesi. La nostra qualità permetterebbe all’agroalimentare made in Italy di estendere ampiamente le proprie quote di mercato a livello internazionale, ma – conclude la COPAGRI – l’Unione Europea ha dato dimostrazione di non curare gli interessi di tutti gli Stati membri, ma di essere divisa in un’area continentale e in una mediterranea».