Presentata in Campidoglio la VII Inchiesta sul Mercato del Lavoro a Roma dal titolo “Il Settore Agroalimentare a Roma e nell’Agro romano: imprese e lavoro”. L’inchiesta, affidata all’Università Roma Tre dall’Osservatorio sul Lavoro, Sostegno e Orientamento al Lavoro di Roma Capitale, dimostra che l’agricoltura periurbana è particolarmente incline a seguire nuove forme di integrazione con il resto della filiera alimentare, riuscendo così ad avvicinare le fasi di produzione e di consumo attraverso un contatto diretto con i cittadini-consumatori.
Particolarmente importante è stata l’attenzione rivolta ai prodotti di qualità in un contesto in cui il prodotto locale è reso molto competitivo a causa della presenza della ristorazione collettiva e dei canali di esportazione, e per la vicinanza con altri mercati di sbocco. Il confronto della numerosità delle aziende agricole, che si basa sui dati forniti dall’Istat negli anni 1982, 1990, 2000, permette di evidenziare che, in controtendenza rispetto al dato provinciale e regionale oltre che nazionale, a Roma si registra un incremento delle imprese e della superficie per uso agricolo. “Dall’analisi emerge un settore complesso e caratterizzato da una forte evoluzione – ha affermato l’assessore alle Attività Produttive e al Lavoro, Davide Bordoni – Si va dagli orti urbani alle diverse forme di vendita diretta, alla crescente offerta agrituristica e a varie forme di agricoltura sociale; le politiche pubbliche dovrebbero favorire ulteriormente processi di diversificazione dei redditi e sviluppo di nuove attività ricreative, turistiche e terapeutiche associate al settore agricolo, per le quali nella realtà romana esistono importanti spazi e potenzialità di espansione”.