Ritorna in tutta la sua urgenza la questione delle ‘quote latte’ e della procedura d’infrazione europea che vede l’Italia condannata a pagare pesanti multe per la sovrapproduzione di latte da parte delle imprese di allevamento. L’assessore all’agricoltura del Veneto, Franco Manzato, si schiera contro ogni ipotesi di prelievo forzoso delle quote fin qui non pagate dagli allevatori : «la sovrapproduzione – spiega Manzato – potrebbe essere solo cartacea e non reale. Io voglio prima vedere i risultati finali conseguenti al rapporto dei Carabinieri del Ministero dell’Agricoltura, secondo il quale il calcolo del latte prodotto sarebbe stato fatto sulla base di una mandria fittizia, che conteggiava anche vacche di ottant’anni. Il caos normativo con il quale è stata gestita tra gli anni 80 e 90 questa partita, su presupposti storici di scarsa attendibilità oggettiva e di regole inventate e corrette a tavolino, hanno visto alla fine assegnare quote di produzione a territori che non producevano latte. Se il rapporto dei Carabinieri venisse confermato, bisognerebbe mandare le Forze dell’Ordine a casa di quanti hanno falsificato le carte e dei loro complici, non dai contadini. Ma soprattutto – conclude Manzato – voglio sapere se il governo vuole salvare la faccia nascondendo tutto questo sotto un tappeto, o intende salvaguardare una produzione nazionale che crea lavoro, ricchezza e benessere e che rischia di essere messa in ginocchio dallo Stato prima ancora che dal mercato mondializzato».