Sono numerose le disposizioni contenute nel cosiddetto “Decreto sviluppo” che il Senato ha definitivamente convertito in legge e che hanno effetto immediato sul mondo dell’agricoltura. Molte delle misure trovano l’adesione della Coldiretti che ha espresso la sua soddisfazione in un comunicato.
Positiva ad esempio la valutazione della Coldiretti per le norme nel campo della difesa della qualità e dell’etichettatura: il decreto attribuisce alle Camere di Commercio, nell’ambito delle funzioni di promozione delle imprese all’estero, anche “della tutela del Made in Italy” e si prevede l’emanazione di un regolamento con il quale definire le modalità per integrare l’etichettatura dei prodotti agroalimentari con sistemi di sicurezza basati su elementi elettronici o telematici. Infine, viene istituito il regime volontario di etichettatura di origine del pescato, consentendo anche la possibilità di indicare “prodotto italiano” e vengono emanate norme relative all’olio d’oliva extravergine che consentono di riconoscere gli oli extravergini di origine estera spacciati come italiani o gli oli extravergini venduti come tali, ma che hanno subito illecitamente processi di raffinazione e deodorazione.
Negativo invece il giudizio sull’emendamento che prevede la possibilità ai percettori di integrazione di reddito (cassintegrati, lavoratori in mobilità, ecc.) di svolgere attività agricola mediante lo strumento dei voucher solo a partire dal 1 gennaio 2013. A questo punto si crea il paradosso – segnala la Coldiretti – che dal 18 luglio al 31 dicembre 2012 questi lavoratori non potranno essere utilizzati con il meccanismo dei voucher come invece avrebbero potuto fare con la precedente normativa.