«La Russia è un mercato strategico per l’industria alimentare italiana». Lo ha detto il consigliere incaricato di Federalimentare, Luigi Scordamaglia, nel corso della cena alla presenza del presidente del Consiglio, Mario Monti, nella residenza dell’Ambasciata italiana a Mosca di Villa Berg. La recente visita in Russia del nostro Presidente del Consiglio è stata infatti l’occasione anche per parlare del prodotto agroalimentare Made in Italy.
Ma perché proprio la Russia (che nel secolo scorso era chiamata ‘il granaio d’Europa’ ed ora non lo è certamente più)? Perché tra i paesi dell’area Bric è il più vicino a noi per prossimità geografica e culturale. La Russia è indiscutibilmente il paese che più apprezza il nostro modello alimentare e lo dimostra il fatto che, ad oggi, si tratta del più importante mercato tra le economie emergenti, con un 2011 che ha chiuso a quota 420 milioni di euro per le nostre esportazioni, in crescita del 25% rispetto al 2010.
I primi mesi del 2012 vedono una certa stabilità, dovuta in parte alle nuove normative – licenze d’importazione e certificati – che interessano il mercato enologico. Per continuare a crescere in Russia dobbiamo saperci presentare come sistema Paese e non in ordine sparso, creando anche capacità distributiva per i nostri prodotti, anche attraverso accordi tra aziende grandi e piccole.
«La visita del Presidente del Consiglio, Mario Monti – ha concluso il consigliere Scordamaglia – rappresenta una grande opportunità da questo punto di vista e siamo orgogliosi di essere al suo fianco».