Il 2017 nasce attuando ufficialmente la legge regionale n. 37 del 2014 in forza della quale l’Azienda per i settori agricolo, forestale e agroalimentare lascia il posto all’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario: primo direttone, e liquidatore della precedente agenzia, è Alberto Negro mentre la sede è sempre quella di Legnaro, in provincia di Padova. Il nuovo ente svolgerà attività di supporto alla Giunta Regionale del Veneto nell’ambito delle politiche che riguardano i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca.
Soprattutto, come specifica il nome ed il testo della legge regionale, sarà chiamato ad occuparsi di ricerca applicata e sperimentazione finalizzate al collaudo e alla diffusione delle innovazioni tecnologiche e organizzative volte a migliorare la competitività delle imprese e delle filiere produttive, la sostenibilità ambientale, nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e delle pesca. Inoltre dovrà garantire diffusione, supporto e trasferimento al sistema produttivo delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto, ivi compresi i processi di valorizzazione e certificazione della qualità, anche avvalendosi di strutture produttive private rappresentative delle diverse realtà produttive del territorio regionale; salvaguardia e tutela delle biodiversità vegetali e animali autoctone di interesse agrario, naturalistico e ittico nonché gestione del demanio forestale regionale. Molto interessante il compito affidatole del raccordo fra strutture di ricerca e attività didattiche e sperimentali degli istituti di indirizzo agrario, presenti sul territorio regionale, al fine di trasferire e testare la domanda di innovazione proveniente dagli operatori. All’Agenzia poi, la Giunta regionale potrà affidare l’attuazione di progetti comunitari, statali, interregionali e regionali in materia agricola, agroalimentare, forestale e della pesca.