Le quotazioni di grano, mais e soia hanno registrato un nuovo rialzo, dopo la riunione dei banchieri centrali dell’eurozona che ha incoraggiato gli investitori. La situazione all’interno dell’Unione europea è il fattore principale del rialzo dei prezzi delle materie prime e il mercato si augura che l’incontro dei ministri delle Finanze dia una risposta convincente alla crisi.

Lo fa presente Confagricoltura che rileva come “si tratti dell’ennesima ripercussione, sui mercati delle commodity, causata dalle vicende della politica finanziaria e monetaria mondiale, ma anche dall’andamento dell’economia dei Paesi leader (area euro inclusa)”. Così il commento di Confagricoltura, che aggiunge: “In questo caso l’effetto è stato positivo; le quotazioni di frumento, mais e soia hanno registrato ieri un rialzo sulla base della previsione di una decisione dei ministri delle Finanze di eurogruppo sull’estensione della capacità di intervento del cosiddetto Fondo salva-Stati, ovvero il Fondo europeo di stabilità finanziaria. La decisione è poi stata rinviata ai due successivi passaggi istituzionali: la bilaterale Francia/Germania di lunedì 5 dicembre e il Consiglio EcoFin di venerdì 9”.

“I mercati delle commodity agricole restano in balìa della grande incertezza che c’è sul futuro dell’economia mondiale e dell’area euro – commenta ancora Confagricoltura -. Ciò si traduce in un’accentuata volatilità dei prezzi, con inversioni di tendenza quasi giornaliere, ma comunque orientate prevalentemente al ribasso a causa della sfiducia che serpeggia tra gli investitori. C’è da augurarsi che Bruxelles sia in grado di varare al più presto quelle misure contro la volatilità dei prezzi che sono tra le priorità annunciate dal commissario Ciolos”.