Continua a macinare record il Made in Italy agroalimentare nel mondo: se già il 2017 era stato festeggiato come ‘storico’, ecco che le esportazioni dei primi quattro mesi del 2018, fanno registrare un incremento del +4% sullo stesso periodo dell’anno scorso. I dati sono quelli ufficiali dell’Istat come sempre elaborati e diffusi da Coldiretti che sottolinea come siano numeri che confermano le potenzialità del Made in Italy a tavola per la ripresa economica ed occupazionale del Paese.
Quasi i due terzi delle esportazioni agroalimentari interessano i Paesi dell’Unione Europea, ma sui rapporti con gli Stati Uniti, che sono di gran lunga il principale mercato del food tricolore fuori dai confini dall’Unione Europea, pesa il braccio di ferro sui dazi commerciali tra Trump e il resto del mondo. La guerra dei dazi infatti, scatenata dal presidente Usa sul terreno dell’acciaio e dell’alluminio non solo ha visto la replica Ue su prodotti a stelle e strisce anche alimentari, ma già si sta estendendo da oltreoceano anche sull’agrolimentare.

I produttori americani giudicano un ‘aiuto di stato’ la politica agricola europea

Il primo esempio, che mette a rischio la presenza negli Usa del made in Italy e delle produzioni agroalimentari dell’intera Unione Europea, è la decisione degli Stati Uniti di aumentare i dazi antidumping fino a quasi il 50% sulle importazioni di olive spagnole.
Anche perché la procedura è iniziata su reclamo di alcuni produttori di olive americani: si concluderà il 24 luglio, ma rischia di estendersi all’intera produzione agroalimentare dell’Unione Europea, perché di fatto viene messo nel mirino statunitense il sistema di aiuti europei all’agricoltura. Ad essere messa in discussione dagli americani è una larga parte delle esportazioni agro-alimentari dell’Unione Europea verso gli Stati Uniti e bisogna ricordare che l’Italia, nel solo 2017, ha lì esportato 4 miliardi di euro di agroalimentare, pari al 10% delle spedizioni complessive. Con gli Usa che risultano per noi essere il terzo mercato dietro a Germania e Francia.