La Giunta regionale del Veneto ha definito le modalità e i criteri da adottare a partire dal 2013 per l’attività di tenuta dei Libri genealogici in zootecnia, per lo svolgimento dei controlli funzionali sulle caratteristiche produttive degli animali e delle iniziative di valorizzazione finalizzate al miglioramento genetico. «Questo provvedimento – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato – rientra nella costante politica di attenzione della Regione verso il miglioramento del patrimonio zootecnico veneto, finalizzato alla qualità del prodotto e al reddito degli imprenditori. In questo settore, la difficile situazione congiunturale economico-finanziaria nazionale ha però influito negativamente sulle previsioni di spesa del Bilancio dello Stato a supporto di tali attività, con la drastica riduzione delle risorse trasferite alle Regioni. E’ stata pertanto condivisa, a partire dal 2011, una forma di cofinanziamento tra Stato e Regioni, per la cui realizzazione è strategico perseguire soluzioni organizzative e tecniche volte ad una maggiore razionalizzazione ed efficienza della spesa pubblica».
In Veneto, il processo di adeguamento statutario ed organizzativo delle Associazioni degli allevatori è stato definito nell’agosto dell’anno scorso, con l’elezione degli Organi sociali dell’Associazione regionale allevatori del Veneto ARAV, alla quale sono state conferite ed unificate a livello regionale le deleghe sulle attività istituzionali riguardanti il miglioramento genetico, in precedenza attribuite alle Associazioni provinciali allevatori APA.