La riunione plenaria del Parlamento Ue ha approvato quattro risoluzioni sulla riforma della politica agricola comune (Pac). I testi, che danno il mandato per negoziare con il Consiglio e la Commissione a partire dal 11 aprile, affrontano i temi dei Pagamenti diretti e dello Sviluppo rurale (entrambi del portoghese Luis Capoulas Santos, S&D), della Organizzazione comune dei mercati unici (del francese Michel Dantin, Ppe) e sul Finanziamento, gestione e monitoraggio della Pac (firmata da Giovanni La Via, Pdl/Ppe).
«Globalmente mi rallegro del voto del Parlamento Ue – ha detto il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos – In primo luogo perché siamo in grado di iniziare i negoziati, nel momento in cui, spero, i ministri dei 27 abbiano la settimana prossima un mandato per negoziare. In secondo luogo, e dopo una prima analisi degli emendamenti approvati dal Parlamento, la mia impressione è che il Parlamento ha una posizione più vicina alla Commissione Ue di quella del Consiglio». Ciolos si augura di raggiungere già prima di Pasqua un accordo politico fra le tre istituzioni comunitarie: Comagri ha ricevuto da parte del Parlamento il mandato negoziale per la fase dei triloghi che inizierà il prossimo 11 aprile.

Nuova Pac: più flessibilità meno burocrazia

«Oggi è stata scritta una pagina importante per l’agricoltura europea – ha osservato dal canto suo il presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Paolo De Castro – È con grande soddisfazione che la commissione agricoltura registra oggi l’approvazione dei quattro dossier legislativi da parte dell’Aula, un segnale che testimonia la ferma volontà di far proseguire l’iter di riforma della Pac. Grande soddisfazione anche per l’adozione delle correzioni apportate dalla Comagri su trasparenza, doppi finanziamenti e condizionalità che ci consegnano una riforma molto migliorata rispetto alla proposta della Commissione, più flessibile e meno burocratica, che torna a mettere al centro il lavoro e l’impresa, guardando in maniera consapevole al futuro.
Il voto positivo di oggi premia il lavoro svolto nell’ultimo anno dalla Commissione Agricoltura per la definizione di una politica che avrà un ruolo nevralgico di sostegno, crescita e sviluppo di un settore centrale nella dimensione europea, e ancor più in quella italiana, come quello dell’agricoltura. In questa fase ci confronteremo con Consiglio e Commissione sull’intero impianto della riforma, sul quale contiamo di raggiungere un accordo entro la conclusione del semestre di presidenza irlandese, ovvero entro il prossimo mese di giugno».