«L’Italia ha un sistema agroalimentare di eccellenza alla base del quale c’è un’agricoltura che ha una sapienza secolare, unita anche a una forte dose di innovazione tecnologica»: lo ha detto il ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania nel corso di una trasmissione televisiva, sottolineando che «dobbiamo valorizzare questo patrimonio: in parte ce ne siamo un po’ dimenticati in passato, direi dal dopoguerra a oggi, perché abbiamo puntato tutto su un modello di crescita legato a certe scelte industriali. Sicuramente noi possiamo far sì che il circuito agroalimentare diventi uno degli asset forti di un’Italia nuova, di una crescita fondata sulla qualità, sulla creatività, sull’innovazione, sulla tecnologia”.
Particolarmente significativo l’intervento del Ministro quando ha spiegato che «usciamo da una fase assai lunga in cui abbiamo sostanzialmente delegato tutte le scelte in materia di politica agricola all’Unione Europea. Oggi dobbiamo prendere atto che non è sufficiente applicare i regolamenti comunitari in materia agricola. Dobbiamo invece fare qualcosa di più a cominciare da regole più precise che tutelino i terreni agricoli e ne impediscano la sistematica sottrazione alla destinazione agricola. Dobbiamo poi gestire meglio il tema dell’acqua e dobbiamo far funzionare meglio la filiera agricola, in modo che venga valorizzato correttamente il made in Italy, il lavoro dei nostri agricoltori».
Sull’annuncio dell’avvio delle procedure per dichiarare lo stato di calamità per aiutare le imprese in grave difficoltà ha osservato: «Negli ultimi anni abbiamo progressivamente incentivato il ricorso ad assicurazioni da parte degli agricoltori contro i rischi meteorologici, perché affidarsi esclusivamente all’intervento a posteriori dello Stato sarebbe troppo oneroso. Sosterremo ancora di più, nei prossimi anni, anche attraverso fondi comunitari, gli agricoltori che sottoscrivo polizze per garantirsi contro i rischi meteorologici». Va però aggiunto che il ministro ha convocato per la prima settimana di settembre a Roma le Regioni per discutere delle provvidenze da destinare alle aziende che hanno subito danni per la prolungata siccità di questa calda estate.