Il neo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, nel corso della cerimonia di insediamento al Palazzo dell’Agricoltura ha tratteggiato i primi impegni della sua azione: «Lavorerò da subito per vincere le sfide che ci attendono, partendo da passaggi importanti quali l’attuazione della Politica agricola comune, il Collegato Agricoltura, l’Expo 2015. Questi sono temi cruciali per il nostro agroalimentare che ha bisogno di fare un salto di qualità. Dobbiamo puntare a realizzare – ha spiegato Martina – un progetto basato su una visione complessiva delle esigenze del comparto e dei suoi protagonisti. Un progetto ambizioso e coerente che sappia offrire una strategia per i prossimi anni».
«Dell’Expo mi sono innamorato – ha proseguito Martina – e credo che sia una delle opportunità più straordinarie che abbiamo, non solo per il comparto ma per tutto il Paese. Voglio ringraziare Giuseppe Sala e Diana Bracco per lo splendido lavoro fatto insieme fin qui e intendo continuare sulla strada intrapresa per sviluppare tutto il potenziale di Expo. Tra i miei obiettivi principali, c’è anche quello legato all’occupazione giovanile. L’Italia ha molto da recuperare, anche rispetto alle medie europee. Dobbiamo usare gli strumenti che abbiamo a disposizione, a partire da quelli del Collegato Agricoltura, per dare risposte ai nostri giovani».

Neoministro all’agricoltura: la soddisfazione degli agronomi e forestali
La nomina del Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, è stata accolta con soddisfazione dal mondo agricolo. Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf) parla di «figura competente, appassionata e attenta alle problematiche del settore agricolo e agroalimentare italiano. Una nomina strategica considerando che dallo scorso maggio Martina ha ottenuto la delega a presiedere la Commissione di coordinamento per le attività connesse all’Expo’ Milano 2015, occasione che il made in Italy agroalimentare dovrà sfruttare al meglio per un cambio di passo nel segno della competitività sui mercati internazionali».
Sisti sottolinea anche «l’importanza di avere un ministro lombardo e che conosce le esigenze del settore primario in una regione in cui l’agricoltura rappresenta un pilastro economico. I dottori agronomi e dottori forestali faranno la loro parte, come sempre con competenza e professionalità, e saranno a disposizione del neo ministro per incidere sulle tematiche centrali, dalla sicurezza alimentare, alle produzioni di qualità che rappresentano un grande patrimonio, economico, sociale e ambientale da evidenziare all’interno dell’evento di Milano del prossimo anno».

Neoministro all’agricoltura: Federvini guarda allo sviluppo
“Completa adesione” alle dichiarazioni del ministro Maurizio Martina è stata espressa da Lamberto Vallarino Gancia, Presidente Federvini. In particolare viene sottolineata l’affermazione del neoministrio per la quale il settore agroalimentare, di cui Federvini fa parte, costituisce «una risorsa fondamentale per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese anche in vista dell’appuntamento mondiale di Expo 2015. Occorre un piano complessivo, al quale Federvini è pronta fin d’ora a contribuire con spunti progettuali e azioni concrete».
«Da tempo – continua il Presidente Gancia – sosteniamo che il settore costituisce una risorsa da valorizzare e da promuovere, evitando interventi che possano invece costituirne un freno allo sviluppo. Il comparto che Federvini rappresenta genera oggi, in un contesto di consumi calanti, gettiti fiscali per oltre 8 miliardi di euro, impiega oltre 1.200.000 addetti e genera un fatturato nell’odine dei 40 miliardi di euro. Non chiediamo politiche di sostegno, ma una progettualità per creare le condizioni affinché grandi eventi come l’Expo e la continua internazionalizzazione dei mercati siano opportunità che le imprese e i produttori italiani possano cogliere e giocarsi fino in fondo».