L’impollinazione animale è indispensabile per tre fiori su quattro ma è minacciata dai pesticidi

Gli europarlamentari hanno chiesto alla Commissione Europea di rafforzare la sua “Iniziativa per gli impollinatori” e di proporre nuove misure per proteggere le api e gli altri insetti. Il Parlamento sottolinea che l’Iniziativa UE per gli impollinatori, nella sua forma attuale, non affronta in maniera sufficiente le numerose cause della diminuzione degli impollinatori: i cambiamenti nell’uso del suolo, le pratiche di gestione agricola intensiva, l’inquinamento ambientale, i cambiamenti climatici e le specie esotiche invasive.
Ma gli impollinatori sono una componente essenziale della biodiversità e pertanto sono indispensabili per la riproduzione della maggioranza delle specie vegetali. Ecco allora che si chiede di trasformare le intenzioni contenute nell’Iniziativa in un programma di azione su vasta scala, dotato di risorse sufficienti. Per favorire l’aumento della qualità degli habitat degli impollinatori sui terreni agricoli, la riduzione dell’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti minerali dovrebbe diventare un obiettivo chiave della futura Politica Agricola Comune (PAC).
Inoltre, il Parlamento chiede maggiori fondi per sostenere la ricerca sulle cause della diminuzione degli impollinatori, al fine di proteggere la diversità delle specie.

Già nell’aprile del 2018, l’UE aveva deciso di vietare completamente l’uso, in ambienti esterni, di imidacloprid, clothianidin e tiametoxam, noti come neonicotinoidi. Tuttavia, vari Stati membri hanno notificato delle esenzioni di emergenza per il loro uso sul territorio.
Dopo gli appelli di Parlamento e Consiglio ad agire per proteggere le api e gli altri impollinatori, il 1° giugno 2018 la Commissione ha presentato la sua Comunicazione sull’Iniziativa dell’UE per gli impollinatori. Secondo la Commissione, circa l’84% delle specie coltivate e il 78% delle specie di fiori selvatici nella sola UE dipendono, almeno in parte, dall’impollinazione animale. Fino a quasi 15 miliardi di euro della produzione agricola annuale dell’UE sono direttamente attribuiti agli insetti impollinatori.