Buone notizie per i proprietari di allevamenti avicoli nella provincia di Padova: sono in arrivo nuove risorse dal comitato di gestione della Commissione Europea per sostenere i settori delle uova e delle carni di pollame in Italia, colpiti nel 2016 e 2017 dall’influenza aviaria.
Il provvedimento prevede lo stanziamento di 11,1 milioni di euro, ai quali il Ministero all’agricoltura dovrà aggiungerne altrettanti, da destinare alle aziende che hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci, fino alla data del 28 settembre 2017. Gli indennizzi saranno variabili a seconda delle tipologie, per le perdite di produzione del pollame e dei riproduttori, per il prolungamento del periodo di allevamento e per l’eliminazione degli animali. Questi fondi europei vanno ad aggiungersi agli stanziamenti per circa 4 milioni di euro disposti dalla Regione Veneto ed è in discussione un ulteriore sostegno europeo vista l’esigenza del settore produttivo, per il periodo successivo al 28 settembre 2017.

Verona e Padova sono le provincie in testa alla classifica della produzione nazionale

Il Veneto è la prima regione in Italia per il comparto avicolo e Padova gioca un ruolo di spicco risultando, secondo i dati di Veneto Agricoltura, al secondo posto in Veneto dopo Verona.
Gli allevamenti avicoli sono particolarmente presenti nella provincia di Padova, circa 650 sono concentrati per lo più nella Bassa Padovana fra Este e Montagnana. Gli allevamenti più diffusi sono quelli dei polli da carne e delle galline da uova, con oltre 4 milioni di capi. Seguono i tacchini con circa mezzo milione di capi in poco meno di 80 allevamenti e le faraone con 360mila capi. Il fatturato supera i 125 milioni di euro, con una produzione di quasi 91mila tonnellate.