Organizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e da Expo, il forum dedicato al futuro dell’imprenditoria ha riunito le più interessanti esperienze imprenditoriali italiane e ha visto la partecipazione dei giovani ‘innovatori’, 25 dei quali premiati dal Ministero loro capacità di portare novità nel settore.

«Siamo alla ricerca del ‘trattore’ del 2020 – ha detto il Ministro Maurizio Martina – perché  cerchiamo quelle innovazioni profonde in grado di cambiare lo scenario e fare la differenza. I sei mesi dell’Esposizione universale possono così rappresentare un giro di boa per consolidare queste esperienze imprenditoriali». Le start-up che fanno innovazione in agricoltura, spiega il direttore generale di Ismea, Raffaele Borriello, hanno partecipato a un bando lanciato dal Ministero per la ricerca di nuovi talenti imprenditoriali: «gli ‘startupper’ incontreranno investitori per promuovere i loro progetti che in futuro potranno essere ulteriormente supportati da Ismea e dal Mipaaf grazie all’apposito fondo lanciato per sostenere le start-up innovative nell’agroalimentare». La volontà del Ministero è di continuare nel finanziamento delle imprese innovative e da qui nasce l’idea del fondo da 20 milioni di euro dedicato alle start-up legate ad agricoltura e agroalimentare che permetterà ai giovani imprenditori di ottenere finanziamenti fino a 1,5mln di euro.

Le start-up in agricoltura all’Expo alla ricerca del futuro

Frattanto, all’interno del padiglione Italia, è partito il ‘Vivaio delle idee’, con la collaborazione di Italiacamp, che raccoglie circa 200 start-up innovative. Come spiega il presidente Federico Florà: «il ‘vivaio’ punta a rendere l’Esposizione universale un luogo di visibilità per le migliori realtà di ricerca e innovazione italiane e vuole aiutare le imprese a promuovere i loro progetti e fare networking, anche con investitori esteri».

«L’innovazione – dice il Ministro Martina – è una chiave cruciale per lo sviluppo del modello agricolo e quello compioto all’Expo è un passo fondamentale che compone il puzzle giusto per spingere sull’innovazione in campo agricolo e agroalimentare». Michiel Bakker, director global di Google food, è un dirigente che di start-up se ne intende e rivolgendosi alla platea di innovatori definisce le giovani imprese «il futuro dell’Italia e dell’Europa: voi – sottolinea Bakker – avete una opportunità straordinaria e potete fare la differenza»”. Bakker ha ricordato l’impegno di Google nel sostenere le imprese innovative ed ha sottolineato come il motore di ricerca sia, di fatto, «una straordinaria piattaforma per aumentare la visibilità: negli ultimi tre anni la ricerca di ‘Made in Italy’ è aumentata del 22%, quelle legate ai generi alimenti del 33%!».