I Ministeri dello sviluppo economico e della salute hanno emesso una circolare per chiarire quali siano i soggetti esonerati dall’obbligo previsto dal regolamento CE 1169/2011 che impone per le etichette dei prodotti alimentari la tabella nutrizionale. Secondo i parametri europei, le imprese che abbiano meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuale inferiore ai 2 milioni di euro, buona parte di quelle realtà che in Italia vengono considerate piccole e medie imprese, sono esentate qualora la vendita sia effettuata direttamente dal produttore al consumatore, senza intermediazioni di sorta, quindi nei mercati rionali, le sagre e le fiere, gli spacci aziendali e i negozi gestiti dal fornitore stesso.
Inoltre l’esenzione viene applicata anche ai prodotti per la fornitura a strutture locali di vendita al dettaglio, o alle collettività. I confini del livello locale della vendita rimangono alquanto indefiniti, poiché si riferisce al concetto di territorio della Provincia e delle Province contermini: sostanzialmente basta che il produttore non sia attrezzato per una vendita su vasta scala. Resta però il problema della vendita dei prodotti forniti direttamente ai consumatori tramite e-commerce. Secondo Confcommercio: “la micro-impresa che faccia ricorso alle nuove opportunità offerte dal canale digitale dovrebbe poter beneficiare della stessa esenzione, quand’anche il rapporto diretto col consumatore abbia luogo sul web, e la consegna avvenga a domicilio piuttosto che nel luogo concordato con un Gruppo d’acquisto solidale. A maggior ragione ove si consideri la sostenibilità dei trasporti, un furgoncino può risparmiare l’impiego di un centinaio di auto da parte di altrettanti utenti e l’utilità del servizio per i non-automuniti”.