La decisione della Russia di chiudere le proprie frontiere, per un anno, all’importazione di carne di manzo e maiale, pollo, pesce e frutti di mare, latte, formaggi e latticini, frutta e verdura ha subito scatenato le reazioni del mondo agricolo. «Il divieto imposto dalla Russia – dichiara il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Giorgio Mercuri – che riguarda produzioni di cui le nostre cooperative sono leader, rappresenta un fatto gravissimo, che crea un danno enorme al settore agroalimentare italiano».
«Occorre intervenire subito – continua Mercuri – e l’Italia deve far valere con forza, sulla Commissione europea, tutto il proprio peso politico come Presidente di turno dell’Unione, affinché si cerchi, con il massimo impegno e in tempi brevi, una possibile soluzione. Per ogni giorno di ritardo, le nostre imprese vanno incontro ad ulteriori perdite, che non possono più sostenere. Il solo mondo cooperativo rischia infatti nel 2015 un danno diretto stimabile a 70 milioni di euro, a cui occorre aggiungere gli investimenti già realizzati per essere presenti sul mercato russo, che non daranno alcun ritorno, se la situazione non si sbloccherà».
«Per evitare che le nostre aziende si trovino sole ad affrontare problemi di così grande portata in Paesi con tali profili di rischio – conclude Mercuri – occorre che si intraprendano politiche di tutela per le imprese esportatrici, come ad esempio predisponendo un sistema di assicurazioni dei crediti efficace, a cui si deve affiancare un’adeguata rete di informazione, in grado di allertare e assistere tempestivamente, in caso di crisi, gli operatori».