Le associazioni degli allevatori italiani e europei lanciano un appello a difesa del loro settore

I 9 paradossi del Farm to Fork”: questo il titolo del video-appello lanciato da Carni Sostenibili, l’organizzazione italiana che riunisce le associazioni che rappresentano i produttori di carni e salumi, e da European Livestock Voice, l’organizzazione che riunisce gli organismi europei della filiera zootecnica.
Il video è stato lanciato contemporaneamente in Belgio, Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo e Polonia ed evidenzia come, nonostante le buone intenzioni, la strategia ‘Farm to Fork’ non consideri la situazione attuale e le sfide del settore zootecnico che chiede di essere attivamente coinvolto nel grande processo di transizione ‘green’ in corso.
Ecco i passaggi fondamentali raccolti nel video-appello dai quali ripartire per ripensare il ruolo della zootecnia all’interno del sistema europeo: a partire dal valore della carne come alimento all’uso del suolo costante per le attività di allevamento; dal primato di sostenibilità della filiera zootecnica europea alla salvaguardia del territorio e alle garanzie delle norme sul benessere animale la cui normativa europea è all’avanguardia. Inoltre il filmato sottolinea la necessità di tutelare il settore per non essere nelle condizioni di dover importare da Paesi extra europei la carne, con evidenti contraccolpi all’economia e all’ambiente, considerando anche l’interconnessione della zootecnia con numerose filiere strategiche quali latte, uova, pelletteria, cosmesi, biomedicale, fertilizzanti naturali, petfood, biogas e biocarburanti.
Le associazioni degli allevatori sottolinea anche la stretta relazione fra l’allevamento di bestiame e minor uso dei fertilizzanti chimici, la salvaguardia dei posti di lavoro, la sicurezza e disponibilità alimentare per la popolazione mondiale in continua crescita.

Giuseppe Pulina
presidente
Carni Sostenibili

Oggi il 40% dell’intero comparto agroalimentare europeo è composto dal settore dell’allevamento che vale circa 170 miliardi di euro e impiega direttamente più di 4 milioni di persone.
Partendo da questo presupposto la strategia ‘Farm to Fork’ può essere l’occasione per valorizzare i risultati raggiunti dal sistema agricolo e zootecnico europeo: la sfida è nella ricerca, nell’innovazione, nella tecnologia, per garantire una produzione sufficiente a rispondere alla crescente domanda mondiale di cibo impiegando meno risorse.
Chi lavora nella filiera della zootecnia ha il dovere di aiutare i decisori a non sprecare la grande occasione di orientare il sistema agroalimentare nei prossimi 10 anni.Giuseppe Pulina