Le proposte legislative avanzate dalla Commissione europea, l’organo esecutivo dell’UE, per aumentare l’efficacia del sistema di certificazione dei prodotti alimentari Dop, Igp e Stg è stato trasmesso al Parlamento e presentato dalla relatrice spagnola Iratxe Garcia-Perez. Il documento dell’esecutivo, noto come Pacchetto qualità, inizia ora il proprio percorso con l’esame nella Commissione Agricoltura del Parlamento, dove dovrebbe essere votato il prossimo 11 aprile.
I problemi sul tavolo sono tanti dalla mancata tutela dei marchi di qualità Ue nei Paesi terzi allo scarso potere contrattuale dei produttori; dai limiti di un sistema produttivo troppo frammentato all’esigenza di maggiore semplificazione amministrativa e burocratica. Ma su tutti spicca il problema della scarsa informazione dei consumatori europei visto che la più recente indagine statistica ha dimostrato che solo l’8% dei cittadini ha una sufficiente conoscenza e riesce a riconoscere i prodotti che hanno ottenuto i marchi di qualità Dop, Igp e Stg.
Proprio a partire da questo dato, la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha promosso un seminario dal titolo “Verso una nuova politica sulla qualità” e nel corso del quale già è emersa un’indicazione importante circa la necessità di promuovere la conoscenza dei loghi comunitari anche razionalizzando il sistema di iscrizione delle denominazioni dei prodotti agroalimentari.
Un’indicazione che la relatrice Garcia Perez non mancherà di includere nella sua relazione al Parlamento insieme alle proposte migliorative per stimolare l’aggregazione tra i produttori, per programmare la produzione in funzione del mercato, per compiere passi concreti in ambito Wto per un registro internazionale dei prodotti di qualità anche negli Usa.