L’assessore all’agricoltura del Veneto, Franco Manzato, si schiera nuovamente contro la tassazione aggiuntiva per l’agricoltura contenuta nella manovra “salva Italia” del governo Monti: «IMU e accise sui carburanti applicate alle attività produttive agricole sono una coltellata alla competitività del Made in Italy e alle nostre produzioni più concorrenziali. Sono una tassa sulla produzione e sulla produttività dell’unico settore che finora ha saputo, anche suo malgrado, resistere alla crisi».
Manzato critica in particolare l’aliquota dello 0,2 per cento di base dell’imposta per i fabbricati rurali ad uso strumentale e dello 0,4 per cento per le prime abitazioni rurali dei coltivatori diretti. Per i terreni agricoli il valore è ottenuto applicando un moltiplicatore pari a 120 di quello preesistente. Le nuove accise sui carburanti aggravano poi il peso dei costi di produzione e le organizzazioni professioni valutano in circa 5 mila euro in più il costo per ciascuna azienda, con un rincaro che negli ultimi due anni è stato del 130 per cento.
«Di tutto questo parlerò con il Ministro delle politiche agricole, Mario Catania, e interesserò le altre Regioni, perché è evidente che non si tratta solo di un problema veneto, ma di tutti. Sono imposte sul lavoro in quanto tale e sugli strumenti per renderlo produttivo. Di certo l’enorme quantità di prodotti agroalimentari che già oggi dall’estero entrano nel nostro Paese avrà un ulteriore fattore di convenienza economica rispetto al Made in Italy che il mondo ci invidia».