Nemmeno la crisi frena la rincorsa dei prodotti biologici nel nostro Paese: nel primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 la spesa è aumentata di oltre il 6%, con un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro che mette l’Italia al quarto posto in Europa, dopo Germania, Francia e Regno Unito e al sesto nel mondo. «È significativo che dal 2008 la richiesta di prodotti bio abbia viaggiato a un ritmo di quasi l’8% di media annua – spiegano Aiab, Coldiretti e Legambiente – I consumatori cercano sicurezza a partire da quello che mangiano, preoccupandosi dell’origine, della modalità di produzione e della vicinanza al territorio. Tutte caratteristiche viste come garanzia di maggior salute e benessere, ma anche come rispetto dell’ambiente e delle economie locali».
Il successo sul mercato dei prodotti biologici si è costruito sulla base della garanzia della qualità dei prodotti certificati, ma è dovuta anche all’esplosione di canali di vendita che siano alternativi a quelli tradizionali. Così è venuta a crescere la vendita diretta, si sono creati numerosi gruppi di acquisto solidale, è aumentato il ‘peso’ degli spacci aziendali, dei mercatini del bio e della ristorazione collettiva.
La vera novità per il commercio dei prodotti biologici e per l’aumento dei volumi di affari arriva anche dall’e-commerce. Questo, pur non rappresentando un canale rilevante in termini di quantità di vendita, registra comunque una crescita di offerte on line. Dal 2007 a oggi i siti che in Italia si occupano di vendita prodotti biologici sono passati, infatti, da 106 a 167 con una progressione del 57,5%.