Lo ha assicurato la Ministra Bellanova oltre all’impegno per contrastare i cambiamenti climatici

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha annunciato un emendamento alla legge finanziaria attualmente in discussione per destinare altri 150 milioni di euro al Fondo di Solidarietà nazionale per i danni riportati dalle colture ortofrutticole a causa del maltempo di novembre. Lo ha annunciato la Ministra Teresa Bellanova in un videomessaggio diretto agli 800 partecipanti degli Stati Generali dell’Ortofrutta tenutisi a Milano.
La Ministra ha specificato che la nuova manovra di bilancio, in corso di approvazione, andrà ad allocare ingenti risorse sul fronte dell’innovazione, degli sgravi fiscali, dell’imprenditoria giovanile e femminile e della tutela del vero Made in Italy in tutto il mondo. Sarà una Legge Finanziaria che, rispetto alla manovra precedente, destinerà all’agricoltura ben 600 milioni di euro in più su tre annualità.
Nel suo messaggio, Teresa Bellanova ha trattato anche il tema della burocrazia, evidenziando che il Governo intende semplificarla, e quello della crisi climatica rispetto alla quale ha auspicato la costituzione di un piano strategico nazionale che coinvolga enti, università, imprenditori, organizzazioni agricole e industriali, sindacati, parlamento, regioni e cittadini.

Teresa Bellanova Ministra all’agricoltura

Riallineamento della filiera e della catena del valore, sostenibilità sociale, produttiva ed economica sono per me parole d’ordine irrinunciabili. Bisogna impedire che nel passaggio dal campo alla tavola, costi bassi, criticità e crisi climatica, si scarichino esclusivamente sugli anelli deboli e a valle della filiera.
Dobbiamo essere capaci di agire lungo l’intera tastiera a nostra disposizione, lavorando per migliorare la qualità dell’organizzazione, dei rapporti di filiera e delle relazioni con la grande distribuzione. Questo significa contrastare le posizioni dominanti, assicurando una più equa distribuzione dei margini, e sconfiggere l’illegalità. L’Italia ha bisogno di una nuova strategia agricola da scrivere insieme: la crisi climatica merita risposte urgenti e una transizione economica e sociale da affrontare con strumenti rinnovati.
Ciò significa contrastare l’abbandono e la cementificazione del suolo fertile, valorizzare uno strumento come la Banca delle Terre, rilanciare le azioni sulle aree interne, accelerare le azioni organiche per la difesa del suolo agricolo, per la permanenza dell’agricoltura nelle zone montane e per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, agricolo e forestale.