Secondo Coldiretti rinnovare l’agricoltura permetterà la sostituzione degli stagionali stranieri

Il complesso della filiera agroalimentare italiana potrebbe essere una delle leve sulle quali agire per la ripresa dell’economia nazionale nel dopo-pandemia. È quanto sostiene Coldiretti facendo riferimento ai dati Istat sull’occupazione che evidenziano la sostanziale tenuta dell’agricoltura anche nel 2020.
“L’agroalimentare – afferma Coldiretti – può offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale da sostenere con il Recovery plan”.
«L’Italia deve ripartire dai suoi punti di forza – afferma il presidente di Coldiretti, Ettore PrandiniDigitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari e in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati da Coldiretti per la crescita sostenibile del Paese».

Nel 2020 si registra un balzo del +14% nel numero di giovani under 35 imprenditori in agricoltura, rispetto a cinque anni fa: con una adeguata formazione e semplificazione, l’agricoltura nazionale può offrire agli italiani in difficoltà i posti di lavoro che oggi sono affidati a centinaia di migliaia di lavoratori stranieri stagionali che ogni anno attraversano le frontiere per poi tornare nel proprio Paese.
L’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza, ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la produzione alimentare interna, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del cibo in un momento di grandi tensioni internazionali.