L’Europa si conferma come la più grande esportatrice mondiale e pure l’Italia continua a correre

L’ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea mostra un saldo positivo per la bilancia commerciale dell’UE stabile a 4,9 miliardi di euro. In particolare, le esportazioni hanno raggiunto un valore di 19,2 miliardi di euro, mostrando una riduzione del -2% su base mensile e un aumento del +14% rispetto a luglio 2021. Questo fa sì che l’UE rimane il primo esportatore agroalimentare al mondo. Le importazioni hanno raggiunto un valore di 14,3 miliardi di euro, il -2% rispetto a giugno ma con un aumento del +33% rispetto a luglio 2021.
Le importazioni dell’UE dall’Ucraina continuano a crescere per il quarto mese consecutivo e sono aumentate anche le importazioni dell’UE dai principali partner commerciali come Brasile e Stati Uniti.
In questo quadro continentale, i numeri dell’Italia continuano a segnare un andamento positivo, nonostante la guerra. “Anche nel secondo trimestre 2022 – secondo i dati diffusi da Crea Politiche e Bioeconomia – si registra un netto aumento in valore delle esportazioni (+19%) e delle importazioni agroalimentari (+34%), rispetto allo stesso periodo del 2021. L’export e l’import agroalimentare superano entrambi, per la prima volta, il valore record di 15 miliardi di euro nel II trimestre.
Le dinamiche inflazionistiche, con un aumento rilevante dei prezzi, giocano un ruolo importante sull’aumento dei valori, ma a crescere sono anche le quantità esportate dei principali prodotti di esportazione”.

Il report del Crea sottolinea “la netta contrazione delle quantità importate dall’Ucraina dei principali prodotti, come olio di girasole (-34%), mais (-72%) e panelli di girasole (-59%)”, contrazione compensata dalle maggiori importazioni da Ungheria e Croazia.
Allo stesso modo, nonostante il crollo dell’export agroalimentare verso la Russia di alcuni prodotti del Made in Italy, quali spumanti DOP, caffè torrefatto e olio extravergine “le esportazioni totali dell’Italia di tali prodotti crescono nel secondo trimestre 2022, grazie all’ottima performance di vendite su altri mercati di destinazione, come Francia, Stati Uniti e Canada”.