Al Palazzo di Vetro sono in corso i negoziati dell’Onu con la proposta di tassare e di porre obbligo di etichette di alert sui cibi con alto contenuto di grassi, zucchero, sale. Posizione diversa quella dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che consiglia di ridurre la quantità di sale a un solo cucchiaino al giorno, quello di zucchero a meno del 5% del consumo energetico quotidiano e quello di grassi saturi a meno del 10%. In Europa, la Francia ha proposto la sua etichetta a semaforo mentre la Food and Drug Administration e il governo americano hanno dato il via libera alla commercializzazione della carne sintetica.
Quella che si va conducendo sull’alimentazione è una vera e propria guerra mondiale e l’Italia rischia di vedersi stritolare per le sue esportazioni, in costante aumento, per ottimi prodotti quali il Parmiggiano o il prosciutto che verrebbero fortemente penalizzati per il loro contenuto di grassi, sale e zucchero.

Alcune eccellenze dell’agroalimentare italiano potrebbero essere trattate alla stregua delle sigarette

«C’è qualcuno, capitanato da multinazionali e portatori di interessi diversi dai nostri, che vuole mettere in difficoltà i prodotti tipici dei vari Paesi»: questa la tesi sostenuta dal Ministro all’agricoltura, Gianmarco Centinaio.
«Rischiamo – continua il Ministro – che una fetta di prosciutto crudo, una noce di parmigiano reggiano o un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva vengano paragonati a una sigaretta. Con la conseguenza che avremmo un’etichetta, un bollino nero o rosso, che indichi che sono prodotti nocivi alla salute. La dieta mediterranea è considerata patrimonio dell’Unesco e contemporaneamente l’Onu pensa di dichiarare nocivi gli ingredienti della dieta mediterranea. C’è qualcosa che non torna e su cui voglio andare fino in fondo“.