Una lettera dettagliata è stata consegnata al Commissario ENVI, il maltese Tonio Borg, per rappresentargli le preoccupazioni degli allevatori italiani, francesi, spagnoli ed irlandesi, in merito ai negoziati commerciali in atto tra Europa, Canada Stati Uniti d’America ed altri Paesi del Mercosur.
Il Consorzio L’Italia Zootecnica, rappresentato da Fabiano Barbisan e Giuliano Marchesin, la Fédération National Bovine, rappresentata da Jean-Pierre Fleury e Pierre Chevalier, l’Irisch Farmers’ Association, rappresentata da Henry Burns e Kevin Kinsela, nella loro lettera hanno posto l’accento sui minori standard di sicurezza sanitaria e di benessere animale in uso nei Paesi extra-EU, che tutti conoscono, ma che gli euro-burocrati e molte personalità politiche europee di spicco, ignorano o fanno finta di ignorare. In queste condizioni, dare il via libera ad un mercato senza controlli metterebbe in seria discussione la salute dei consumatori e pregiudicherà, con concorrenza sleale, il futuro degli allevamenti di carne bovina europei. Gli allevatori, si sottolinea nella lettera, non sono contro il libero mercato, sono contro a chi pretende di commercializzare prodotti alimentari con standard inferiori rispetto alle regole del Paese in cui esportano.

Carne bovina: gli italiani a sostegno dell’etichettatura
Il malcontento degli allevatori europei è stato rappresentato da tutti i rappresentanti delle associazioni presenti ed inoltre, il Consorzio “L’Italia Zootecnica” ha consegnato a Borg un dossier sull’assurdità di abolire l’etichettatura facoltativa delle carni bovine autorizzando al contempo gli USA a scrivere nella carne “priva di ormoni” che importeranno in Europa, “carne di alta qualità”.
«Non lo possiamo scrivere sulle bistecche di Chianina, che sono IGP, ottenute allevando i bovini con un rigido disciplinare di qualità approvato dall’Unione Europea – ha detto il direttore del Consorzio Italia Zootecnica, Giuliano Marchesin, rivolgendosi a Borg – e voi autorizzate gli americani a farlo in barba alle regole imposte da anni dai Regolamenti?».
Borg, ha replicato assicurando il suo interessamento alle richieste presentate, ma ha anche lasciato trapelare la sensazione di essere al capolinea, viste le imminenti elezioni europee. A termine dell’incontro è stato auspicato che nel semestre di presidenza italiana, ci sia un intervento autorevole per ripristinare negli accordi commerciali i livelli di sicurezza adeguati a salvaguardare la sicurezza alimentare di 500 milioni di cittadini europei ed evitare la concorrenza sleale.