Al vertice dei Ministri all’agricoltura, l’Italia cerca di mettere un freno al semaforo francese

«La PAC è e deve rimanere una politica comune ma le agricolture europee sono diverse, ed è proprio su questa diversità che il modello agricolo europeo fonda la sua ricchezza. Bisogna dare certezze giuridiche agli agricoltori e dobbiamo farlo al più presto!».
Questa la posizione italiana espressa dalla Ministra Teresa Bellanova intervenendo al Consiglio Agrifish tenuto a Bruxelles. Ma, a margine della riunione di Ministri europei all’agricoltura, ha avuto ampia risonanza il tema delle etichette nutrizionali: la Presidenza tedesca ha proposto l’adozione da parte del Consiglio Agricoltura della Ue un testo di conclusioni sul punto e la Ministra Bellanova ha rimarcato «alcuni dei principi che riteniamo debbano ispirare le future proposte della Commissione. Nella nostra visione, un futuro schema Europeo in fatto di etichettature nutrizionali fronte-pacco dovrà esonerare i prodotti tutelati da denominazioni protette e indicazioni geografiche, ma anche i prodotti con un solo ingrediente come l’olio d’oliva. Dovrà avere un taglio informativo e non prescrittivo, prendere a riferimento l’apporto giornaliero di sostanze nutritive ed essere comprensibile senza tuttavia ricorrere a strumenti semplicistici come l’uso del colore».

Ringraziando Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania “per l’efficace collaborazione messa in atto a Bruxelles e tra capitali”, Teresa Bellanova ha sottolineato: «I nostri Paesi ritengono che gli schemi non debbano fornire un giudizio complessivo sul valore nutrizionale dei prodotti alimentari perché ogni prodotto va considerato nel quadro più ampio di una dieta bilanciata e salutare, come lo sono quelle tradizionali che vogliamo tutelare. Ed è con grande soddisfazione che abbiamo accolto in questi giorni anche la presa di posizione lungo le stesse linee espressa dalle principali associazioni agricole europee riunite nel Copa-Cogeca. Ci auguriamo che altri Stati membri possano convergere su questa visione e siamo certi che la Presidenza vorrà tenerne conto nell’ambito dei negoziati in corso».