Mozart sì, Caronte no! Gli studi fatti in passato hanno dimostrato, ed è tesi universalmente riconosciuta, che la produzione di latte aumenta quando le mucche ascoltano buona musica. E pare che sia proprio il genio di Salisburgo il più apprezzato dalle produttrici. Che invece si stanno dimostrando assai sensibili alle variazioni climatiche. Tanto che la Coldiretti ha lanciato un documentato allarme per “stress da caldo”: le mucche, con le alte temperature di questi giorni, producono fino al 10 per cento di latte in meno rispetto ai circa periodi normali.
“Con l’arrivo di Caronte – spiega Coldiretti – la situazione è preoccupante soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di allevamenti e dove l’umidità soffocante aumenta la temperatura percepita che sfiora i 40 gradi. Per le mucche – riferisce la Coldiretti – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte”.
La risposta da dare è la stessa che per le persone, così “nelle stalle sono già scattate le contromisure di soccorso: per le mucche sono partiti ventilatori e doccette, mentre per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 per cento in meno della razione giornaliera. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche – conclude la Coldiretti – un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo”.