Si chiama “Ccpb srl” ed è l’organismo di controllo e certificazione che fornirà alle aziende indicazioni precise su come ottimizzare i processi produttivi ed ai consumatori un nuovo criterio di scelta per l’acquisto dei prodotti. Questo il nuovo modello di certificazione per il calcolo degli impatti ambientali nelle filiere agroalimentari ed agro energetiche, un servizio di valutazione studiato con l’intento di fornire non solo un’opportunità in termini di marketing, per promuovere determinati marchi e segmentare l’offerta, ma soprattutto uno strumento di monitoraggio e valutazione dei processi produttivi, e di conseguenza del loro snodarsi lungo le filiere, attraverso un sistema di analisi univoco e condiviso che si fonda sulla metodologia Lca (Ciclo di vita del prodotto).

A trarre vantaggio da questa nuova proposta di certificazione saranno in primo luogo le aziende del settore agroalimentare, ed in particolare anche quelle del settore primario che potranno beneficiare di uno strumento meno costoso e più rispettoso delle condizioni di variabilità agroclimatica. Il ricorso a questo metodo consentirà in primis di individuare i punti deboli dei processi e della filiera per intervenire al fine di ottimizzare i processi produttivi, riducendo i sprechi, le inefficienze ed in ultima analisi i costi.

A beneficiare di questa proposta saranno anche i consumatori finali, così maggiormente tutelati sulla qualità dei prodotti e sulla salvaguardia del patrimonio ambientale. Obiettivo finale di questo nuovo servizio di certificazione, quindi, consiste nel riorientare i processi produttivi tramite il coinvolgimento del mercato e dei consumatori, fornendo quelle informazioni che consentono di comprendere se il prodotto si colloca al di sotto di una determinata soglia di impatto e contribuisce a rispettare gli equilibri ambientali.