I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona e di Soave hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo dei beni dal Gip del Tribunale per adulterazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive e frode in commercio. I sigilli sono stati apposti a 3 aziende agricole, 71 terreni e 4 fabbricati per un valore complessivo di circa 1.460.000 euro.
Tutta l’indagine era partita da una prima ispezione in una cantina vinicola che commercializzava vino “potenzialmente pericoloso per la salute pubblica” dove erano stati rinvenuti oltre 118.000 litri di prodotto vinoso di dubbia genuinità. L’esame della documentazione fiscale e commerciale aveva permesso di rilevare che il titolare dell’azienda vinificava uve dichiarate distrutte, perché non conformi ai disciplinari previsti, ammuffite e, quindi, non commercializzabili. Successivamente un approfondimento fiscale ha permesso di scoprire che l’uomo ha evaso il fisco occultando ricavi per oltre 450.000 euro e non versando oltre 95.000 euro di Iva, oltretutto utilizzando 68 lavoratori completamente “in nero”. E’ stato anche denunciato per distruzione e deturpazione di bellezze naturali, lottizzazione abusiva, interventi su aree sottoposte a vincolo paesaggistico senza autorizzazione e gestione abusiva di deposito rifiuti. L’Assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, si è congratulato con le Fiamme Gialle sottolineando che «In questi giorni l’Ispettorato centrale per il controllo di qualità dei prodotti agroalimentari ha divulgato i dati sull’attività di controllo svolta in Veneto nell’ultimo anno. Solo nel 2015 sono state quasi 3 mila le ditte agroalimentari controllate, 1249 i campioni prelevati, con l’esecuzione di sequestri per oltre un milione di euro di valore, per metà eseguiti nel settore vitivinicolo».