I dati resi noti dalla Guardia di Finanza regionale raccontano di una provincia di Venezia protagonista del commercio abusivo: il novanta per cento dei quattro milioni di pezzi di merce contraffatta sequestrati in tutto il Veneto infatti sono finiti nella rete delle fiamme gialle in provincia di Venezia. Qualcosa come tre milioni e seicento mila prodotti tolti dal mercato clandestino.
La merce sequestrata va dai prodotti di abbigliamento agli oggetti in pelle, dai giocattoli ai prodotti elettronici o di cartoleria, per arrivare poi agli oggetti più tradizionali come le maschere del carnevale, i vetri di Murano e tutti i souvenir veneziani. Complessivamente il valore della merce sequestrata supera abbondantemente i sei milioni di euro.
Altro capitolo dei sequestri è quello relativo ai prodotti, ugualmente provenienti in massima parte dall’estremo oriente, che non sono copie di altri già disponibili nei nostri negozi, ma che rappresentano un pericolo per la salute dei consumatori perché non rispondenti alle norme europee. In questa categoria i sequestri sono stati  oltre due milioni di oggetti: si va dai giocattoli con parti piccole, che possono staccarsi facilmente, verniciati con colori tossici; fino ai prodotti di cosmetica contenenti sostanze imprecisate; per arrivare a piccoli elettrodomestici senza alcuna garanzia di sicurezza.
Infine, nella lotta alla contraffazione e per la tutela del consumatore la Guardia di Finanza regionale ha posto sotto sequestro più di millequattrocento i cd musicali perché non erano stati pagati i diritti d’autore. Un mercato quello che viola il diritto d’autore e la proprietà intellettuale che è ‘storico’, ma che non cade mai in disuso.