I deputati del Partito democratico hanno presentato una proposta di legge per prevede il coordinamento delle informazioni investigative in materia di contraffazione e accordi territoriali per contrastare il fenomeno. Inoltre viene prevista una legge delega per disciplinare le filiere etiche e una profonda modifica dell’articolo 514 del codice penale sulle frodi contro le industrie nazionali.
Il provvedimento segue quelli messi in campo dal governo a tutela del Made in Italy: dal registro unico dei controlli al segno unico distintivo, all’obbligo d’indicazione dello stabilimento, le norme più stringenti sulle etichette, il tappo antirabbocco sull’olio e ancora agli accordi con eBay e i principali attori dell’e-commerce. La proposta di legge chiede la creazione di un coordinamento nazionale presso palazzo Chigi, ruolo che potrà essere ricoperto da un sottosegretario o da una persona di altissima competenza, che sia affiancata da esperti, ma con una struttura snella e qualificata in grado d’intervenire a tutto campo. Insieme con una banca dati comune di tutti i soggetti che lavorano a questo. Il Pd, inoltre, ha proposto d’istituire accordi territoriali anticontraffazione e dove nascono possano anche trattenere il 100% delle sanzioni. «Una legge frutto di un grande lavoro – ha concluso l’onorevole Marco Donati, primo firmatario della proposta – che permetterà di affrontare la contraffazione e di difendere le produzioni Made in Italy con maggiore efficacia».