Ci sono informazioni che non dovrebbero ‘far notizia’ eppure finiscono ugualmente in prima pagina. È il caso ad esempio di Virgil Abloh appena nominato nuovo direttore creativo del colosso del lusso francese Louis Vuitton. Perché la nomina del 37enne cresciuto nell’Illinois è rimbalzata con tanta eco sulla stampa? Perché Abloh è di origine ghanese ed è la prima volta nella sua storia che la Louis Vuitton ha al proprio vertice creativo una persona di colore, un afro-americano.
Cercando di andar oltre questa assurda sottolineatura del colore della pelle, è indubbiamente assai gravoso il compito che è stato affidato a Abloh: “portare il guardaroba maschile di Louis Vuitton nel futuro”. Abloh raggiunge la cerchia molto ristretta dei designer neri con incarichi direzionali in case di moda di lusso, accanto al 31enne Olivier Rousteing, direttore creativo di Balmain dal 2011, dopo un inizio di carriera da Roberto Cavalli, e lo stilista britannico Ozwald Boateng, anche lui di origine ghanese, alla guida della linea maschile di Givenchy dal 2004 al 2007.

Architetto e ingegnere, ha fondato cinque anni fa una azienda di enorme successo tra i più giovani

Abloh, che presenterà a giugno la sua prima collezione maschile per Vuitton alla Paris Fashion Week, non ha mai conseguito titoli di studio nella moda e i primi passi in quest’ambiente li ha fatti grazie agli insegnamenti della mamma sarta. Lui invece ha studiato architettura e ingegneria civile.
Nel 2013 ha fondato il marchio Off-White, brand che ha conquistato la fama in brevissimo tempo grazie a un sapiente mix tra streetwear e collaborazioni di altissimo calibro. Oggi Off-White spopola, anche sui social, con 3,1 milioni di followers su Instagram. Abloh è anche il direttore creativo della linea di abbigliamento del noto rapper americano di origine afro, Kanye West. Tra le sue esperienze passate annovera numerose collaborazione con i più grandi nomi della moda e del design: Nike, Jimmy Choo, Moncler e persino un progetto in divenire con Ikea.