“Serve un ulteriore articolo correttivo alla legge regionale sulla bonifica da inserire in Finanziaria 2012: se la Regione non riesce a far fronte alla carenza di risorse da destinare alle attività dei Consorzi di bonifica, la nostra proposta è di rimodulare il limite di esenzione in funzione delle disponibilità finanziarie del bilancio regionale”. È questo il forte messaggio lanciato dall’Unione Veneta Bonifiche UVB nel corso della settima conferenza organizzativa Associazione Nazionale delle Bonifiche Italiane A.N.B.I. svoltasi a Napoli. Ribadendo la volontà di trovare un punto d’incontro con Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) e Regione Veneto, il Presidente dell’UVB, Giuseppe Romano, sottolinea che: «I gestori del S.I.I., per farsi carico del contributo di scolo esentandone i residenti urbani già allacciati a fognatura, dovrebbero aumentare le bollette. Su tali incrementi però, andrebbe applicata anche l’IVA, cosa che non avviene attraverso il contributo di bonifica, che è deducibile».
«La tutela del cittadino viene prima di tutto: per ridurre gli oneri, ci muoveremo attivamente in Regione per disapplicare l’esonero dei contribuenti urbani. Restiamo quindi in attesa – conclude Romano – di vedere come si evolverà la questione nelle prossime sedute del Consiglio Regionale».
Nel 2011 sono stati 665.000 i contribuenti esonerati dal tributo alla bonifica per un ammontare di 5,9 milioni di euro; una somma che non è stata coperta, come dovuto, dalla Regione Veneto, che ha stanziato solo 1 milione di euro, provocando, di fatto, un “buco” di circa 5 milioni ai bilanci dei Consorzi. Senza interventi correttivi, tale situazione è destinata a ripetersi anche quest’anno.