Gli inverni freddi e la breve stagione di crescita delle viti sono i due principali motivi che frenano la produzione di vino in Canada. Ecco allora che Mehdi Sharifi, ricercatore in agricoltura sostenibile e professore alla Scuola per l’Ambiente della Trent University, sta sperimentando le tecniche più adatte per la coltivazione dei vitigni in ambienti chiusi. La coltivazione della vite in serra potrebbe cambiare il futuro del settore vitivinicolo canadese, oltre a moltiplicare esponenzialmente la produzione di vino biologico: le condizioni protette indoor rendono infatti molto più facile la coltivazione biologica.
Sharifi ha iniziato la sperimentazione partendo dallo sviluppo di uno speciale terreno di coltivazione, appositamente formulato per permettere alle viti di crescere rapidamente indoor. «Non si può usare del terriccio qualsiasi per la coltivazione della vite- spiega il ricercatore – I substrati di coltivazione di piante perenni, quali la vite, devono presentare un delicato equilibrio di condizioni chimiche, fisiche, biologiche e sostanze nutritive per produrre dei risultati positivi. Abbiamo creato e testato una formula che sembra funzionare alla grande e fornisce sostanze nutritive alle viti per un lungo periodo di tempo». Sharifi ha anche verificato che le temperature stabili e l’ambiente chiuso possono simulare le condizioni della stagione di crescita naturale lungo tutto l’anno e ridurre il tempo necessario perché i nuovi vigneti entrino in produzione. «Possiamo anche simulare l’equivalente di due o tre stagioni di crescita all’anno – conclude Sharifi – in modo da portare in produzione i nuovi vigneti in solo uno o due anni».