Scende la produzione mondiale di vino che fa segnare nel 2016 un calo del -5% per un totale stimato in 259,4 milioni di ettolitri, tra i livelli più bassi dal 2000, con l’Italia che si conferma saldamente al comando della classifica mondiale con 48,8 milioni di ettolitri, pur avendo comunque fatto registrare una flessione del -2%. L’Organizzazione Mondiale della vite e del vino (Oiv) colloca al secondo posto la Francia con 41,9 milioni di ettolitri (-12%) e la Spagna con 37,8 milioni di ettolitri (+1%).
Per quanto riguarda il nostro Paese, Coldiretti fa però anche una analisi dei consumi e spiega che il successo della produzione Made in Italy è accompagnato dal calo dei consumi interni, che sono scesi al minimo storico dall’Unità di Italia. Così l’Italia scende dal podio dei principali Paesi consumatori sorpassata nell’ordine da Germania, Francia e Stati Uniti. “Il risultato – insiste Coldiretti – è che la quantità di vino Made in Italy consumato in Italia è risultata addirittura inferiore di quella bevuta fuori dei confini nazionali con l’Italia. Negli Stati Uniti sono particolarmente apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche in Germania insieme all’Amarone della Valpolicella e al Collio. Lo spumante è stato il prodotto che ha fatto registrare la migliore performance di crescita all’estero nel 2016 con le esportazioni che con un aumento del 21% nei primi sette mesi del 2016”.