Anche a San Donà di Piave spopola il prodotto cinese: estremamente economico, ma per il quale è fondato il sospetto di pericolosità per la salute perché privo dei controlli sui materiali ai quali è invece sottoposto il prodotto nazionale. Un fenomeno ancor più preoccupante quando coinvolge i bambini. Ed erano appunto pennarelli, zaini e altro materiale di scolastico quello sequestrato dagli agenti della Guardia di Finanza in tre diversi negozi del centro di San Donà: due gestiti da cinesi ed uno, si dice molto noto, di un commerciante italiano. Tutti gli articoli erano privi degli obbligatori certificati di sicurezza e dei marchi di garanzia. Ora il materiale verrà analizzato per verificare se fosse pericoloso per la salute dei bambini.

Quello di San Donà è solo uno dei molti casi che vedono i bambini vittime: quasi negli stessi momenti ad Andria, in Puglia, i finanzieri hanno sequestrato duemila capi di abbigliamento contraffatti di noti marchi come “Disney”, “The Simpsons”, “I puffi”.

I beni, già confezionati ed imballati in scatoloni, pronti per essere commercializzati al dettaglio nei mercati rionali del nord barese, sono stati rinvenuti all’interno di un capannone utilizzato da una impresa locale operante nel settore. A seguito del sequetsro, un uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazione alla normativa in materia di contraffazione.